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FACS,linguaggio del corpo

Gli errori sul linguaggio del corpo dei “fuffa formatori”

 

Gli errori sul linguaggio del corpo dei “fuffa formatori”
Foto di petr sidorov su Unsplash

Gli errori sul linguaggio del corpo dei “fuffa formatori”

Perché questo strano titolo: gli errori sul linguaggio del corpo dei “fuffa formatori”? Cosa c’entra la formazione con gli errori sul linguaggio del corpo?

Iniziamo con il dire che il linguaggio del corpo, di per sé non è una scienza precisa al 100%, esiste purtroppo un margine di errore.

Gli argomenti che si devono trattare durante un corso devono esser preparati molto bene, altrimenti si rischia di cadere nella banalità che a sua volta non fa altro che screditare ancora di più una materia fin troppo bistrattata da serie televisive e credenze varie.

La prima cosa che deve esser detta e scritta a caratteri cubitali nelle prime ore del corso è questa:

Ogni singolo gesto non significa nulla

 

Non è possibile quindi dire: “si è grattato il naso, allora ha detto una bugia”, oppure “ha incrociato le braccia quindi mi sta dando un segnale chiusura” ecc.

Queste sono delle interpretazioni degne dei più grandi “Fuffa Formatori” e non hanno nulla di scientifico o di vero alla base.

Ripeto, non esiste studio, nessun fondamento scientifico alla base di queste interpretazioni.

Durante i nostri seminari sul linguaggio del corpo si analizzano i vari riverberi gestuali, il contesto e si citano le varie ricerche che sono alla base di quello che trattiamo.

Faccio un esempio: durante la prima giornata del corso si studiano le unità fondamentali del facs presenti nelle emozioni universali.

sullo studio di queste si passa poi ad esplorare i migliori software per il riconoscimento delle microespressioni.

Si fanno test, si analizzano su questa base foto e video, e tutto questo lavoro ha alla base anni e anni di ricerca descritti molto bene nei migliori testi professionali che trattano le emozioni facciali.

Stessa cosa dicasi per il linguaggio del corpo, si analizza il contesto, i riverberi gestuali e poi si analizzano vari video, citando se è il caso, gli studi che ne sono alla base.

 

Corso LDC

 

Non ha quindi senso imparare ogni singolo gesto e attribuirgli un significato, non serve a nulla. Stessa cosa di come dormiamo, come fumiamo o come buttiamo fuori il fumo della sigaretta.

 

Gli errori sul linguaggio del corpo dei “fuffa formatori”

 

Gli errori sul linguaggio del corpo dei “fuffa formatori”
Foto di Mathew MacQuarrie su Unsplash

L’ultima trovata comica che sono riuscito a trovare su internet, è stato leggere che è possibile distinguere le persone sicure di loro stesse dal fatto che fumano il sigaro.

Ma dove hanno trovato una cosa simile?

Vi prego che qualcuno mi porti un trattato dove è riportato uno studio serio su chi fuma il sigaro, classificandolo come una persona sicura di sé. Stessa cosa dicasi per la frase: “chi fuma la pipa è una persona che ha un’elevata opinione di se stessa”.

Si possono trovare studi su malattie cardiovascolari e fumo, ma non stupidate legate alla tipologia psicologica dei fumatori.

 

 

La direzione e velocità del fumo indicano lo stato d’animo di una persona?

Sembra incredibile, ma ci sono persone che nel loro programma di formazione sul corso “linguaggio del corpo”, mettono tra gli argomenti trattati: la direzione e la velocità del fumo.

Secondo loro è possibile capire gli stati d’animo di una persona a seconda della direzione e della velocità del fumo, cioè se una persona fuma verso l’alto vuol dire che è di buon umore o è entusiasta, oppure è molto disponibile verso gli altri. Non serve essere un esperto per capire che errori possono generare informazioni simili.

Chi fuma verso il basso invece ha uno stato d’animo alterato ed è meglio lasciarlo stare in quel momento.

A questo punto mi sono detto: “Se questi sono gli argomenti trattati in corso sul linguaggio del corpo, allora la creatività del fuffa formatore è diventata veramente illimitata”.

Ovvio che non serve essere degli esperti per valutare che esistono casi in cui più la soffiata è veloce o più c’è veemenza nello spegnere la sigaretta nel posacenere. Più siamo davanti ad una persona irritata o con stato d’animo alterato, ma anche se fosse, non esistono prove scientifiche a supporto di tali ipotesi.

 

La perla finale

La perla finale è stato leggere: “il fumatore che soffia il fumo da un lato della bocca è probabile (bello leggere “probabile”) che non sia una persona molto corretta e leale“.
E invece di citare qualche testo scientifico che riporta la cosa, hanno indicato alcuni titoli di film americani dove il protagonista recitava proprio ostentando questo modo di fumare.

 

Ma la creatività dei “docenti” di linguaggio del corpo non si limita solo all’analizzare un fumatore, a volte supera qualsiasi aspettativa arrivando addirittura ad interpretare la nostra posizione preferita quando dormiamo.

 

Anche qui non esistono prove scientifiche che indicano tratti di personalità corrispondenti alla posizione che si assume mentre si dorme. Però, cavalcando alcune vecchie credenze, alcuni fuffa formatori si spingono ai limiti dell’astrologia quando dicono: Dimmi come dormi e ti dirò chi sei.

Meglio ancora acchiappa il titolo: Dimmi come dormi e ti dirò chi sei e come ami.

Affermando così, che con la posizione che assumiamo nel sonno, tendiamo a raffigurare, ad esprimere con il corpo, l’atteggiamento con il quale affrontiamo la vita, anche quella di coppia (quando si tocca la sfera sessuale c’è sempre qualche beota in più che si iscrive al fantomatico corso).

 

 

Gli errori sul linguaggio del corpo dei “fuffa formatori”

 

Il linguaggio del corpo per svelar menzogne

Un tema a parte viene sempre riservato alle menzogne, come scoprirle, come far cadere in contraddizione un bugiardo ecc.
Il fuffa formatore lo si riconosce subito da alcuni piccoli ebook o dispense disseminate sul suo blog dal titolo: “come riconoscere un bugiardo in 5 passi” o anche “6 tecniche micidiali per svelar bugiardi” ecc.

In realtà conoscere le microespressioni e il linguaggio del corpo serve anche a smascherar bugiardi, ma bisogna esser cauti.

Non esiste nessun metodo scientifico che lo racchiude “in 5 mosse” o poche tecniche generalizzate. Esistono solo metodi che implicano un protocollo professionale, come quello che seguiamo durante il nostro corso sul linguaggio del corpo.

Dopotutto in questo blog multi-autore, scrivono i migliori esperti di linguaggio del corpo internazionali, dal dr. Matsumoto a Stu Dunn al Behavioral Research group, e se nessuno di loro ha mai citato studi in tal senso, vuol dire che al momento non esistono!

 

Se vuoi ricevere più informazioni sul nostro corso Linguaggio del corpo e micro-espressioni facciali, visita la pagina, clicca qui sotto:
===> Corso linguaggio del corpo <===

 

 

La scelta del docente

La cosa che non fa ridere di tutto ciò, è che ci sono persone che frequentano, buttano tempo e soldi in questo tipo di formazione. Ma diamo subito qualche dritta per evitare questo spreco di tempo e denaro e individuare docenti professionali, i punti essenziali da rispettare, per fare errori, sono solo due:

1. Scegliere solo docenti certificati FACS, METT, MIx – Attenzione, non ho scritto FACS o Mett o MIx, intendo proprio quello che ho scritto, cioè deve esser in possesso di tutte e tre le certificazioni, e laurea in psicologia e/o etologia.

2. Scegliere docenti con almeno una pubblicazione effettuata sull’argomento (non mi riferisco a dispense o ebook auto-pubblicati e messi sul proprio blog in bella mostra), intendo proprio libri cartacei pubblicati con case editrici importanti, che hanno dato fiducia al lavoro di ricerca dell’autore.

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Che vantaggi può offrire una buona formazione sul linguaggio del corpo?

Ovvio che una buona formazione ci aiuta a risolve molti dei nostri problemi, soprattutto sul lavoro. Prendiamo ad esempio uno psicoterapeuta, che vantaggi potrebbe avere dal conoscere il linguaggio del corpo?

Con l’analisi scientifica dei segnali non verbali lo psicoterapeuta può aumentare le proprie capacità professionali, diminuire gli errori di interpretazione, individuare più velocemente le aree problematiche e monitorare più facilmente l’andamento della terapia.

Gli insegnanti a loro volta possono aumentare le loro abilità nella comprensione dell’altro al fine di gestirlo più adeguatamente possibile. Le tecniche e i metodi dell’analisi non verbale facilitano enormemente questo processo, diminuendo le probabilità di errore.

Per quanto riguarda altre figure professionali come il venditore ho già scritto qualcosa qui – clicca qui –

Comunque sia, ovunque c’è un’interazione con una o più persone, entra in gioco anche la comunicazione non verbale, come si può immaginare, il campo d’azione diventa molto vasto.

Buona comunicazione a tutti e … alla prossima!

Stay Tuned!

 

 

Per approfondimenti:

Gli errori sul linguaggio del corpo dei &#8220;fuffa formatori&#8221;Comunicare bene. La comunicazione come forma mentis

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Tags
Emozioni,microespressioni
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