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Linguaggio del corpo: i micro gesti che parlano di te

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Foto di Shoeib Abolhassani su Unsplash

Linguaggio del corpo: i micro gesti che parlano di te

Non è facile mettere a tacere il nostro corpo, anche se ci impegniamo al massimo, qualcosa di noi traspare sempre.

Basta una semplice stretta di mano per rivelare tante cose, ne abbiamo già parlato, anche questo semplice gesto ha le sue regole: deve essere fatto senza stritolare la mano dell’altro.

Cerchiamo di proporci agli altri nel modo il più possibile sereno e positivo, possibilmente armati di sorriso: questo è il primo passo per trasmettere un’immagine positiva di noi, dimostreremo di essere persone aperte, simpatiche con certa dose di sicurezza.

Quali sono, quindi, i segreti del linguaggio del corpo?

Cosa significa ogni singolo atteggiamento?

E’ possibile mantenere la calma durante un colloquio di lavoro? E come?

Abbiamo già scritto degli articoli in merito, sappiamo che se riusciamo a mantenerci tranquilli eviteremo di tradirci con ammiccamenti, sudorazione esagerata, eccessivi movimenti delle mani e della testa, o addirittura tormentando le ciocche di capelli, mordicchiando le labbra ecc.
Insomma, il modo migliore per apparire sereni è comportarsi come se lo fossimo per davvero.

 

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I gesti che parlano di te

Alcuni gesti, anche se piccoli, possono rivelare molto su noi o su come la pensiamo, ad esempio:

  • il tipico segno dell'”OK” se da noi e in altri Paesi di lingua inglese significa “tutto bene” in altri Paesi come la Francia il segno “OK” assume il significato di “zero” o “niente” perché avrebbe origine da un segnale che alla fine una battaglia comunicava a distanza “zero uccisioni”; in Giappone, invece, vuol dire “soldi”. In altri Paesi è una parolaccia abbastanza forte.
  • Pollice in su: in Australia, in Inghilterra e in Nuova Zelanda può significare “Ok”, ma in altri Paesi è un fortissimo insulto, addirittura in Grecia è prevalentemente usato in senso dispregiativo
  • Fare di no o si con la testa: per noi è abbastanza semplice capire quando una persona dice di si, o dice di  no con la testa. Ma è sempre cosi in tutte le culture? Assolutamente no. Se andiamo in India noteremo che accade proprio il contrario. Se non conoscete il modo di dire di si o no di quella cultura, diventate pazzi.
  • Toccare gli altri è possibile?: Sappiamo che ognuno di noi ha una bolla prossemica, dentro la quale è permesso l’ingresso di particolari persone e allo stesso tempo è negato l’accesso a tutti gli altri – vedi qui l’articolo sulla prossemica – I toccamenti meritano un post a parte, possono nascondere significati molto particolari, ti lascio qui sotto un video che ho fatto sull’argomento per rendere più chiara la cosa:

 

Il Video

 

A questo punto se sei curioso sono certo vorrai approfondire le tue conoscenze sulla comunicazione non verbale, e la prima domanda che ti salterà in mente sarà: “sto cercando un metodo o dei docenti preparati, ma come posso fidarmi di loro?”
Come puoi esser certo di riuscire ad imparare veramente il linguaggio del corpo e le micro espressioni facciali?

 

Il mondo della formazione

Il mondo della formazione in Italia, è sempre stato (a parte qualche eccezione) di livello infimo se non proprio ingannevole.

Non voglio stare qui a dirti che i corsi che facciamo noi sono i migliori, è come dire all’oste se il suo vino è buono, voglio solo elencarti le caratteristiche base che una buona scuola o un buon docente DEVE necessariamente avere.

Per quanto riguarda il linguaggio del corpo, la prima cosa che  NON PUO’ MANCARE è una certificazione FACS accompagnata anche dal METT del Paul Ekman Group o un equivalente del METT (tipo MIX, SUBmix, ecc).


La laurea?

Non prendiamoci in giro con le solite chiacchiere: “ma… Secondo me la laurea non serve”!

No! Serve e anche specialistica.

Sei un docente? Vuoi parlare di linguaggio del corpo? Devi conoscere la psicologia e/o l’etologia, non ci sono vie di mezzo.

Devi aver delle pubblicazioni editoriali, pubblicate da case editrici vere, non piccoli ebook a volte auto-pubblicati e messi li sul blog personale. Cioè devi avere persone che hanno creduto nel tuo lavoro, riportato in vari libri, e li hanno pubblicati perchè ritenuti degni di esserlo.

Qui sotto ti lascio un video dove parlo delle caratteristiche che DEVONO avere i docenti che insegnano comunicazione non verbale, buona visione

 

 

Linguaggio del corpo: i micro gesti che parlano di te

Per scoprire e interpretare altri segnali del corpo ti aspetto al prossimo corso: Linguaggio del corpo e micro-espressioni facciali.
Sono aperte le prenotazioni alla pagina Linguaggio del corpo
iscriviti e partecipa al prossimo evento. La rifrequenza è sempre gratuita!

PS. Ci piace lavorare bene – non più di 10 iscritti – 

Alla prossima

Stay Tuned!

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body language,comunicazione non verbale,Emozioni,linguaggio del corpo
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