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Perchè ci piace ballare?

piace ballare
Foto di Rainier Ridao su Unsplash

Perchè ci piace ballare?

La danza è da sempre uno dei preferiti passatempi dell’umanità, tanto da aver fatto credere a molte persone che sia una cosa prima di tutto solo umana e in secondo ruolo esprimente “arte” oltre che “divertimento”.

Come sempre, la realtà non è quella che appare.
Indubbiamente molti esseri umani amano danzare, ma questo non perché abbiano “imparato” a farlo, ma molto più semplicemente perché questo comportamento è scritto nei nostri geni.

Come per un cane è molto divertente inseguire una pallina e per un gatto è altrettanto spassoso acchiappare un filo che penzola, per gli esseri umani è bello danzare.

Cerchiamo quindi di capire cosa è il ballo e perché è tanto piacevole.
In primo luogo: no, il ballo non ha nulla a che fare con l’arte in sé e per sé.

Come tutte le espressioni umane può diventare arte, esattamente come un disegno diventa un quadro, un discorso una poesia e lavorare la pietra una statua.

Ma queste sono, potremmo dire, “emanazioni”, nel senso che sono gli esseri umani a vedere e scovare qualcosa di artistico pressoché ovunque.

La danza non nasce come arte appunto, proprio come poesia, scultura e pittura non nascono come tali, ma si evolvono da un uso molto più “basso” e utile.

Così come comunicare, costruire e spiegare con disegni diventano le arti poco sopra descritte.

Il ballo deriva da qualcosa che è molto noto in natura, e come sempre noi, essendo arroganti e antropocentrici tendiamo a ignorare.
Chiunque abbia visto qualche documentario soprattutto sugli uccelli, ha visto come questi compiano delle danze dette rituali di accoppiamento.

Si tratta di movimenti ritmici, ripetuti in uno schema ben preciso e che hanno lo scopo di “accordare” una coppia, per capire se si intende o meno.
Una cosa simile avviene anche nei mammiferi, chi ha una coppia di cani avrà notato quella specie di lotta simulata che fanno maschio e femmina quando lei è in calore. Vale qui lo stesso identico principio.

Cosa distingue la specie umana da queste altre?

Due cose:
1) l’arroganza assoluta che la fa ritenere unica e sola tra tutte;
2) la musica, necessaria quasi sempre a svolgere in modo corretto una danza umana.
Il secondo punto è molto importante.

Senza musica, la danza non è molto funzionale, anzi diventa spesso ridicola, perché i movimenti tipici perdono ogni relazione evidente: se non si segue un ritmo non ha senso girare, abbassarsi, fare piroette e così via.

Questo però è un secondo elemento che confonde, e appartiene proprio all’aspetto artistico, quindi derivato, del ballo.
Migliaia di anni fa, è probabile che la musica fosse molto ridotta, probabilmente a qualcosa di simile del battere due bastoni in una certa cadenza.

Se questo discorso fosse vero, però, vorrebbe dire che il ballo ha come scopo il sedurre?
A costo di sconvolgere molti di voi e irritarne la maggior parte, siamo costretti ad ammettere che sì, a livello etologico, questo è il suo scopo originale.

Chi seduce chi?
Questo è arduo a definirsi.
Una cosa sicura è che maschi e femmine hanno compiti diversi, seguono cioè un proprio schema.

Se questo si è perso in quell’accozzaglia di movimenti disarticolati e mimanti un ictus tipico delle discoteche, è invece molto vivo nei sensuali balli latino-americani, come anche nelle più morigerate scuole europee, come ad esempio nel valzer.

Non a caso la danza cerca di “armonizzare” i movimenti tra i due partner, e in nessuna cultura del mondo intero gli uomini ballano in coppia con altri uomini e le donne con altre donne.

C’è di più.
Anche se appunto in discoteca si è del tutto perso, negli altri balli si tende a enfatizzare la differenza tra i due sessi.
Gli uomini “conducono”, indicando così forza e decisione, qualità sempre apprezzate dalle donne.
Le donne mostrano grazia e leggerezza, anche qui attirando gli uomini che adorano queste qualità in una compagna.

Nei balli tribali queste doti sono ancora più messe in evidenza, arrivando a mostrare in modo più o meno marcato le differenze fisiche.
In tante danze si è visto come le donne accentuano il movimento dei fianchi, mentre gli uomini si esibiscono in complicate prove di potenza fisica, mostrando braccia e muscoli in ogni istante.

La potentissima influenza della religione ha di molto variato queste abitudini, tanto che le danze europee hanno cercato quanto più possibile di reprimere queste esibizioni. Ma niente può oscurare un istinto vecchio di decine di milioni di anni, che trascende la nostra specie e arriva fino ai nostri più antichi progenitori.

Il fatto che si balli con partner casuali, specie da giovani, rientra in pieno con tutto quello che abbiamo già detto. E se i genitori temono – talvolta stupidamente – che i figli in discoteca non vadano “solo” a ballare esiste un fondo di verità.

Quello che i più non sanno è che un ballo non è quasi mai solo un ballo.
O forse fingono di non saperlo.

Antonio Meridda

 


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