Segnali di rifiuto
Nella lezione precedente abbiamo trattato i segnali di gradimento, e abbiamo notato che vengono effettuati molto anche in relazioni che implicano stati di seduzione.
Oggi parliamo dei segnali di rifiuto, il tipico semaforo rosso della comunicazione. Infatti quando si manifesta un segnale di rifiuto vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa e bisogna a quel punto calibrare la nostra comunicazione per capire come possiamo rimediare.
Se il vostro interlocutore esprime segnali negativi come quelli riportati qui sotto, potete provare a dire le stesse cose, ma con parole diverse, perché non state andando bene.
I Segnali negativi
Questi segnali ci devono avvertire che c’è qualcosa in noi o in ciò che diciamo che non funziona, qualcosa non è stato ben accettato, quindi dobbiamo calibrare ciò che diciamo per recuperare una buona comunicazione:
- Portare il busto all’indietro
- Sfuggire lo sguardo dell’oratore
- Grattarsi il naso o prenderselo tra le dita
- Allontanare da sé un oggetto, togliersi dei pelucchi di dosso sono altri segnali della volontà di allontanare da sé qualcosa di sgradevole
- Gambe accavallate e braccia conserte. Rappresenta una chiusura nei confronti dell’argomento trattato o dell’interlocutore.
Cerca i riverberi gestuali
Te lo ripeto nuovamente, valuta bene il contesto e considera che non è detto che se il tuo interlocutore si tocchi il naso ti sta mentendo. Cerca maggiori segnali di conferma.
Abbiamo registrato un webinar su questo argomento con il dr Meridda, lo riporto qui sotto:
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Abbiamo scritto prima che il togliersi i pelucchi di dosso può essere catalogato tra i segnali di rifiuto, ma bisogna fare attenzione. Ci sono delle differenze da valutare.
Questi “spazzolamenti” non sono altro che segnali non verbali della volontà di allontanare da sé qualcosa di sgradevole, di spiacevole.
Questi sono gesti simbolici, denominati anche gesti di autopulizia, sono un modo per esprimere il proprio disaccordo o disappunto su qualcosa o su quanto sentito, quando non si è in condizione di poterlo fare apertamente.
In pratica è un atteggiamento di rifiuto manifestato in modo non verbale.
Per saperne di più ti lascio questo breve video qui sotto:
Continuiamo a parlare di segnali di rifiuto
Riassumendo possiamo trovare questi tra i più frequenti:
- Sfregare con le dita con la punta del naso.
Il soggetto rifiuta l’argomento o frase espressa. - Spostare il corpo indietro.
Simbolicamente indica un allontanamento dell’argomento o dall’interlocutore. - Spostare occasionalmente oggetti lontano dalla propria persona.
Indica un allontanare gli argomenti trattati. - Spolverare o spazzare via dagli abiti o dal tavolo polvere o briciole.
Rappresenta il volersi liberare dai problemi attinenti all’argomento espresso. - Raschiamento della gola.
L’interlocutore rifiuta l’argomento trattato. - Gambe accavallate e braccia conserte.
Rappresenta una chiusura nei confronti dell’argomento trattato o dell’interlocutore. - Braccia incrociate.
Segnalano che l’individuo desidera inconsciamente che l’argomento non deve essere toccato e quindi non necessariamente indica chiusura rispetto all’interlocutore. Quando il soggetto ha una tendenza ad assumere questa posizione, significa che ha una chiusura nei confronti dell’ambiente esterno. Ma anche che preferirebbe restarsene da solo in quel particolare periodo.
Per quanto riguarda le gambe accavallate, esse indicano chiusura solo quando chi abbiamo di fronte assume una posizione che mostra tutta la parte esterna della coscia, quasi a simboleggiare una barriera nei nostri confronti. Il video sotto fa capire meglio cosa intendiamo per “chiusura” quando parliamo di gambe accavallate.
Gambe accavallate
Tenere le gambe accavallate può far emergere un segno di auto-protezione, tanto più elevato, quanto più stretto è il loro accavallamento, ma non è detto.
Le gambe accavallate possono essere catalogate sia tra i segnali di gradimento che tra i segnali di rifiuto, tutto dipende dal modo in cui il gesto viene fatto. Per questo motivo sono utili le esercitazioni dal vivo, in questa sede mi permetto di illustrarlo brevemente con questo video dove viene spiegata la differenza.
Guardate il video al min 2:30 e trovate la differenza del significato analogico, tra l’accavallamento delle gambe verso l’interlocutore o al di fuori di esso.
In ogni valutazione bisogna considerare:
- i vari riverberi gestuali,
- la prossemica,
- l’inclinazione del busto in avanti,
- la rigidità della gamba accavallata e del piede sospeso da terra
- l’eventuale chiusura delle braccia.
Esistono altri gesti con tante varianti da illustrare, ma serve mostrarli dal vivo per non creare confusione. Per questo motivo, se vuoi, ti aspettiamo al prossimo corso sul linguaggio del corpo e micro espressioni facciali.
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Ti aspetto alla prossima lezione.
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