FACS – Facial Action Coding System – A cosa serve veramente?
Chiunque cerca informazioni o prova ad aumentare le sue conoscenze di base sul linguaggio del corpo, prima o poi si imbatte in una sigla molto curiosa: FACS.
La curiosità poi ci spinge ad approfondire cercando di comprendere cosa sia e si scopre che è l’unico metodo completo e scientifico per analizzare un volto.
Complice poi la serie televisiva Lie to Me, negli ultimi anni si è scatenata una vera e propria “caccia” a cercare chi potesse insegnare questo favoloso metodo di decodifica delle espressioni facciali.
Ultimamente impazzano sul web anche dei corsi appositi per acquisire la conoscenza del metodo FACS.
Ed è proprio qui che inizia a nascere una leggera confusione.
Perché molte persone che insegnano il metodo facs, scrivono nei loro programmi che serve a svelare quando una persona sta mentendo o dicendo la verità.
Niente di più falso, scopriamo il perché!
Cosa è il FACS?
Il F.A.C.S. è un sistema di osservazione puramente descrittivo del volto.
Arrivo dritto al punto: non è possibile attribuire un’interpretazione del volto usando il FACS, quindi, non è possibile dire se una persona sta mentendo usando il FACS.
Proprio così, se eri in procinto di spendere qualche centinaio di euro per frequentare il corso facs leggi fino in fondo questo post, forse ne vale la pena!
Il metodo FACS è stato creato da Ekman e Friesen, ma poco prima di loro, nel 1969 un certo Carl Herman Hjortsjo era già giunto ad elaborare un manuale simile, relativo alla mimica facciale.
Successivamente a Hjortsjo sono seguite le pubblicazioni di Ekman e Friesen (1978), e Carrol Izard (1979).
C’è da dire anche che il lavoro di Ekman e Friesen presenta molte analogie col lavoro di Hjortsjo, infatti analizzano anche loro le espressioni facciali scomponendole nelle più piccole unità d’azione denominate: action unit – AU.
Anche la numerazione è molto simile a quella di Hjortsjo, però nel FACS troviamo alcune codifiche supplementari, come: la descrizione dell’apertura della bocca e i movimenti della testa e degli occhi.
La cosa che a me piace di Hjorstjo, è che nel suo manuale sono elencate alcune famiglie di emozioni, nel FACS invece no.
Come vedremo tra poco non è un dettaglio da niente!
Il FACS è come una mappa
Quindi il FACS descrive le unità d’azione del volto, esegue una mappatura del volto, è solo un atlante che descrive l’espressione del viso usando le singole unità d’azione della faccia (sono volutamente ripetitivo per farti capire bene che si sta parlando solo del viso).
In pratica cosa fa il metodo? Descrive qualsiasi espressione facciale siamo in grado di fare tra le quasi 10000 combinazioni possibili (comprese le smorfie più impossibili).
Allora dovrebbe nascere a questo punto, nella mente di chi legge, una domanda:
…ma allora… in pratica… il FACS a cosa serve veramente?
Se credi che conoscere l’unità d’azione 40 denominata “sniffing” (ovvero: tirare su col naso) oppure l’unità d’azione 50 (il parlare), e altre decine di unità simili ti possano servire (ne dubito), impara il facs. Ma a meno che non sei un ricercatore… a che ti serve?
Ti interessa la comunicazione non verbale?
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EMFACS
La stessa domanda se la son posta anche gli ideatori Ekman e Friesen, quindi hanno inventato EMFACS, o come lo chiamo io: un bignami del FACS.
Nell’EMFACS sono riportate solo le unità d’azione principali delle emozioni universali (gioia, rabbia, sorpresa, disprezzo, tristezza, disgusto, paura).
Se il FACS è solamente descrittivo, l’EMFACS descrive le famiglie emozionali, il che è un pò più utile, perché possiamo servircene per riconoscere meglio lo stato emotivo reale, in cui versa una persona.
La più grande limitazione del FACS però, per esplicita scelta di Ekman, è nel prendere in considerazione solo i mutamenti visibili del volto.
Ancora una volta sorge la domanda: Ma che me ne faccio del FACS?
FACS – Facial Action Coding System – A cosa serve veramente?
Il facs serve, anzi è fondamentale, per chiunque vuol insegnare il linguaggio del corpo e le micro-espressioni facciali.
Tramite la spiegazione delle singole unità del viso possiamo dire quale emozione sta provando il nostro interlocutore con esattezza, possiamo addirittura riconoscerla una frazione di secondo prima che lui stesso ne sia consapevole.
Le emozioni universali durante un corso si possono spiegare in modo più semplice, inoltre se siamo chiamati per una consulenza in tribunale, possiamo redigere una relazione dove spieghiamo che il soggetto in un determinato momento del video ha provato “sorpresa” perché le unità d’azione del suo viso si sono combinate nel modo: AU 1+ 2 + 5 + 25 + 26.
E’ una spiegazione molto più scientifica che dire semplicemente: ha sollevato le sopracciglia e spalancato la bocca.
Possiamo capire meglio quindi le emozioni a livello del viso perché conoscendo bene le unità d’azione, sappiamo subito dove andare a guardare e cosa cercare nel viso del nostro interlocutore, ma non possiamo dire nulla circa il fatto che stia mentendo o meno.
Certo, se il nostro interlocutore dice che sta provando gioia (AU 6 + 12 + 25) quando invece le sue unità d’azione del viso dicono AU 4 + 7+ 20, cioè rabbia, allora possiamo dire che non sta provando l’emozione che dice, quindi sta dicendo il falso, ma ci limitiamo a questo, cioè dire con esattezza che emozione sta provando realmente il nostro interlocutore.
Ben altra cosa è scoprire un tradimento, aumentare le tue doti di seduttore, scoprire un bluff o una falsa testimonianza usando il FACS. Queste cose non rientrano nell’uso del metodo.
Ok Fabio, ho capito! Ma voglio comunque frequentare un corso per essere certificato FACS
Peccato per te, ho una spiacevole notizia.
Qualunque corso fai in Italia ti può rilasciare solo un semplice attestato di partecipazione non una certifcazione FACS.
In pratica ti può solo preparare a superare il test finale del FACS che comunque TU devi acquistare a parte, sul sito statunitense (CD con manuale in pdf) neanche tanto economico, al momento sul sito di Ekman è a 350 dollari e il test lo paghi a parte (altri 50 dollari).
Dimenticavo, devi anche sbrigarti a leggere il manuale (centinaia di pagine rigorosamente in inglese) perché dal momento dell’acquisto c’è un limite di tempo per fare il test finale (quando l’ho fatto io, acquistato sul sito di Joseph Hager, era cosi, oggi non so se le regole son cambiate). Calcola che stai ordinando in America, la metà del tempo lo perdi con la spedizione, ma tranquillo, se scade il tempo o se sbagli il test finale, con altri 50 dollari rifai l’esame.
Va bene, credo di riuscire a prendere il certificato FACS. Ma almeno è riconosciuto giuridicamente?
Scordatelo!
Il certificato è solo per te e per chi te lo chiede per testare le tue capacità.
Ripeto, se vuoi insegnare linguaggio del corpo, oltre alle varie specializzazioni che occorrono per essere un professionista (ho già scritto qualcosa in proposito – clicca qui – ) la certificazione FACS ti serve per distinguerti dalla massa che fa corsi di questo tipo.
Perché il certificato (a meno che tu non faccia ricerca o non insegni), non è importante?
Semplice!
Perché il FACS è nato per essere un manuale di autoapprendimento.
Dopo una faticaccia assurda mi arrivò anni fa, il fantastico certificato FACS. Come puoi notare non riporta neanche una firma ne una data. Certo, per chi vuol appurare l’autenticità basta che scriva a J. Hager, ma mi aspettavo qualcosa di più professionale.
Poi ripensandoci bene mi son detto: “ma è un manuale di auto apprendimento! Come tale, è bene che sia informale.
Però la delusione c’è stata, un pò come quando ti laurei in psicologia e non puoi chiamarti psicologo, finché non fai quella cosa assurda chiamata esame di stato e non ti iscrivi ad un inutile Ordine; il quale serve solo a rilasciarti un bel tesserino e un giornalino ogni tanto.. ma questa è un’altra storia.
Per imparare le microespressioni devo conoscere tutto il FACS?
Assolutamente no!
Vuoi imparare a riconoscere le micro-espressioni facciali in una frazione di secondo? Per una spiegazione completa ti consiglio il nostro corso sul linguaggio del corpo.
Durante la prima giornata spieghiamo le principali unità d’azione del FACS, quelle che ti servono veramente nella vita di tutti i giorni, poi passiamo alle microespressioni. Nella seconda giornata verrà analizzato il linguaggio del corpo.
Clicca qui sotto per informazioni:
===> Corso Linguaggio del corpo <===
Non vuoi venire in aula, ma vuoi imparare solo le microespressioni?
Si può fare, senza per forza studiare il FACS.
Esistono molti software che aiutano ad esercitarsi, alcuni rilasciano addirittura una certificazione finale se si riesce a passare il test.
Per provarne alcuni clicca qui sotto:
===> Corsi online in micro-espressioni facciali <===
Lo stesso Ekman ideò anni fa un software denominato METT Micro Expression Training Tool per allenarsi a riconoscere le microespressioni facciali.
Prodotti simili e a mio avviso migliori sono stati anche ideati dal dr. Matsumoto, il quale ha lavorato a stretto contatto per anni con il Paul Ekman group.
I suoi prodotti sulle microespressioni denominati MIX e SUBMix li puoi trovare anche sul nostro sito: ==> Clicca qui <=== Alla fine se riesci a passare il test, rilasciano anche una certificazione in pdf che arriva direttamente nella tua mail.
Se frequento un corso dove il docente non ha il FACS, ma ha solo un certificato METT o SETT o MIX, la sua preparazione è affidabile?
No, assolutamente.
Ormai come avrai ben capito, il FACS con le sue unità d’azione spiega quello che accade nel viso, quindi spiega in modo scientifico il METT. Non può accadere il contrario.
Poi c’è da aggiungere che il METT o il Mix sono alla portata di tutti. Chiunque con un pò di pratica, alla fine, grazie alle spiegazioni riportate nel software, riesce a superare l’esame.
Nel corso sul linguaggio del corpo, personalmente impiego 3 ore per spiegare le micro-espressioni, a sera i partecipanti, con la connessione che solitamente abbiamo in hotel si collegano e passano in pochi minuti il test finale del MIX. La mattina dopo mi mostrano con soddisfazione il certificato ottenuto. Per il FACS le cose come avrai ben compreso sono un pò più complicate.
In Conclusione
A cosa serve il FACS? A spiegare quel che accade nel viso, niente di più niente di meno.
Per riuscire a riconoscere un’emozione, addirittura una frazione di secondo prima che il tuo interlocutore ne sia consapevole invece, ti consiglio uno dei prodotti software che trovi nel mio sito – Clicca qui –
La certificazione FACS se non fai ricerca o insegni linguaggio del corpo e microespressioni non te consiglio, ma posso invece consigliarti di leggere il manuale facs e usarlo per ciò che è: un manuale di autoistruzione. Per un manuale non serve un corso apposito, basta avere il tempo di leggerlo.
Vuoi invece risparmiare tutto questo tempo e un pò di soldi?
Ti consiglio un buon corso sul linguaggio del corpo come quelli che faccio presso il gruppo formaementis.
Non mi piace sponsorizzarmi, ma sinceramente in tutta Italia, al momento non ho ancora trovato un corso simile a quello che conduco. Nella prima giornata del corso si studiano le microespressioni e le unità d’azione principali del viso.
La sera chi vuole, c’è sempre chi prova a superare il test (e ci riesce, con mia grande soddisfazione). Il giorno successivo si passa ad analizzare il linguaggio del corpo e i vari segnali di menzogna, scarichi di tensione, rifiuto, gradimento, ecc.
Spero di esser stato di aiuto, a quanti di voi un giorno decidessero di frequentare un corso sul linguaggio del corpo o diventare formatori di questa meravigliosa disciplina.
A presto.
Stay Tuned!
Fabio