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Guida sul linguaggio del corpo,linguaggio del corpo

Linguaggio del corpo in azienda

 

Linguaggio del corpo in azienda

 

Linguaggio del corpo in azienda: come usarlo a tuo vantaggio

Introduzione alla serie: “Le Guide sul linguaggio del corpo”

Benvenuti nel nostro blog dedicato al mondo del linguaggio del corpo!

Dopo i tanti libri scritti su questo argomento (almeno in Italia Fabio Pandiscia Antonio Meridda sono gli autori che hanno scritto più libri in assoluto, sulla comunicazione non verbale), è tempo di divulgare online queste conoscenze tramite apposite Guide, che usciranno periodicamente su questo blog.

Ripeto, non saranno semplici articoli, ma delle vere e proprie guide!!

Esploreremo insieme un universo di gesti, espressioni facciali e posture che comunicano più di quanto le parole possano mai esprimere.

Siete pronti a decifrare i segreti celati dietro ogni movimento, sguardo e postura? Allora accomodatevi e lasciatevi guidare in questo viaggio emozionante nel mondo del linguaggio del corpo!

Il terzo numero di questa serie è dedicato al linguaggio del corpo in azienda !!!


 

Il linguaggio del corpo è una forma di comunicazione non verbale che può essere utilizzata per trasmettere una varietà di messaggi, sia positivi che negativi. In ambito aziendale, può essere un potente strumento per costruire relazioni, inviare un’immagine positiva di sé e raggiungere i propri obiettivi professionali.

Riferimenti scientifici

  • “Nonverbal Communication: The Basics”, di Albert Mehrabian, University of California, Los Angeles, 1971.
  • “The Psychology of Nonverbal Communication”, di Paul Ekman, University of California, San Francisco, 1972.
  • “The Handbook of Nonverbal Communication”, di Mark Knapp, Sage Publications, 2007.

 


Linguaggio del corpo in azienda
Foto di Christina @ wocintechchat.com su Unsplash

1° parte – Quanto incide il non verbale?

La ricerca di Mehrabian

Nel suo rivoluzionario lavoro, “Nonverbal Communication: The Basics,” Albert Mehrabian, psicologo presso la University of California, Los Angeles, ha approfondito le complessità della comunicazione non verbale e il suo profondo impatto sulle interazioni umane.

Pubblicato nel 1971, questo lavoro fondamentale è diventato da allora un pilastro degli studi sulla comunicazione non verbale, influenzando ricercatori, professionisti e individui in tutto il mondo.

La ricerca di Mehrabian mirava a quantificare la relativa contribuzione di diversi canali di comunicazione al significato complessivo trasmesso.

Lo studio ha identificato tre elementi chiave della comunicazione non verbale: espressioni facciali, segnali vocali (tono di voce) e linguaggio del corpo (postura, gesti e distanza fisica).

Attraverso una serie di esperimenti, Mehrabian ha concluso che i segnali non verbali svolgono un ruolo significativamente più importante delle parole nel trasmettere il contenuto emotivo di un messaggio. Ha proposto la “regola 7-38-55”, che afferma che:

  1. Il 7% del messaggio complessivo è determinato dal contenuto verbale delle parole pronunciate.

  2. Il 38% del messaggio viene trasmesso attraverso segnali vocali, come il tono della voce, il tono e la velocità del discorso.

  3. Il 55% del messaggio viene trasmesso attraverso segnali non verbali, tra cui espressioni facciali, postura, gesti e linguaggio del corpo.

Questa scoperta sottolinea l’importanza di considerare i segnali non verbali insieme alla comunicazione verbale per comprendere appieno il messaggio intenzionale e le emozioni sottostanti.

La ricerca di Mehrabian ha anche identificato segnali non verbali specifici e le loro interpretazioni associate.

Ad esempio, una postura sicura, un sorriso sincero e un contatto visivo diretto tendono a proiettare fiducia e intenzioni positive, mentre una postura curva, una smorfia e uno sguardo rivolto altrove possono segnalare insicurezza o disinteresse.

Le implicazioni della comunicazione non verbale vanno ben oltre le interazioni quotidiane, influenzando anche ambienti professionali e comunicazioni pubbliche. In ambito lavorativo, i segnali non verbali possono influire sul leadership, influenzare il processo decisionale e plasmare le percezioni di competenza e fiducia.

Le scoperte di Mehrabian sono state applicate in vari campi, tra cui psicologia, comunicazione, business e diritto. La sua ricerca continua a informare programmi di formazione, iniziative di sviluppo professionale e campagne di sensibilizzazione pubblica volte a migliorare l’efficacia della comunicazione e a ridurre i malintesi.

In sintesi, la rivoluzionaria ricerca di Mehrabian sulla comunicazione non verbale ha cambiato la nostra comprensione di come trasmettiamo e interpretiamo i messaggi. Il suo lavoro ha dimostrato il profondo impatto dei segnali non verbali nel plasmare le percezioni, influenzare le interazioni e, infine, guidare le relazioni interpersonali.

Riconoscendo e apprezzando il potere della comunicazione non verbale, possiamo diventare comunicatori più efficaci, costruire connessioni più forti e navigare nelle situazioni sociali con maggiore chiarezza e fiducia.

Contestazioni alla ricerca di Mehrabian

Esistono studi che contestano il lavoro delle percentuali di Mehrabian.

Uno studio condotto da Albert Mehrabian stesso nel 1981 ha trovato che le percentuali originali erano troppo semplicistiche e che il peso dei segnali non verbali variava a seconda del contesto.

Un altro studio, condotto da Mark L. Knapp e Judith A. Hall nel 2002, ha concluso che le percentuali di Mehrabian non erano applicabili a tutte le situazioni comunicative. I ricercatori hanno scoperto che i segnali non verbali possono avere un peso maggiore o minore a seconda della cultura, del contesto sociale e delle relazioni tra le persone che comunicano.

Infine, uno studio condotto da James A. Sebeok e Rhonda F. Rosenthal nel 1981 ha trovato che le percentuali di Mehrabian erano difficili da misurare in modo accurato. I ricercatori hanno scoperto che i partecipanti agli studi erano spesso inconsapevoli dei propri segnali non verbali e che le loro interpretazioni dei segnali non verbali degli altri erano spesso distorte.

Nonostante queste critiche, il lavoro di Mehrabian ha avuto un impatto significativo sulla nostra comprensione della comunicazione non verbale. Le sue percentuali sono ancora ampiamente utilizzate e discusse, anche se è importante essere consapevoli dei loro limiti.


Scarica il pdf  
free download from the University of California, Los Angeles

Linguaggio del corpo in azienda


In che modo il linguaggio del corpo influenza la comunicazione in azienda?

Secondo lo studio citato dell’Università della California di Los Angeles, il linguaggio del corpo è responsabile del 55% dell’impatto di una comunicazione. Questo significa che le parole che pronunciamo contano solo per il 7%, mentre il restante 38% è determinato da fattori non verbali, come la postura, l’espressione facciale, i gesti e il contatto visivo. Come possiamo usare queste informazioni?

In ambito aziendale, il linguaggio del corpo può essere utilizzato per:

  • Costruire relazioni: Il linguaggio del corpo può essere utilizzato per trasmettere fiducia, apertura e simpatia. Questo può essere utile per costruire relazioni con colleghi, clienti e potenziali clienti.
  • Inviare un’immagine positiva di sé: Il linguaggio del corpo può essere utilizzato per trasmettere sicurezza, competenza e professionalità. Questo può essere utile per creare un’impressione positiva su colleghi, superiori e clienti.
  • Raggiungere i propri obiettivi professionali: Il linguaggio del corpo può essere utilizzato per persuadere, negoziare e chiudere accordi. Questo può essere utile per raggiungere i propri obiettivi professionali, come ottenere una promozione o concludere una vendita.

Quali sono le principali regole del linguaggio del corpo in azienda?

Ecco alcune delle principali regole del linguaggio del corpo in azienda:

  • Mantieni una postura eretta: Una postura eretta trasmette sicurezza e fiducia.
  • Contatta visivamente: Il contatto visivo è essenziale per una comunicazione efficace.
  • Sorridi: Un sorriso trasmette simpatia e apertura.
  • Evita di incrociare le braccia: Incrociare le braccia può trasmettere chiusura e insicurezza.
  • Evita di gesticolare eccessivamente: I gesti eccessivi possono essere distraenti e poco professionali.

Esempi di linguaggio del corpo in azienda – positivo

Ecco alcuni esempi di linguaggio del corpo positivo che può essere utilizzato in ambito aziendale:

  • Una stretta di mano sicura e decisa: Una stretta di mano sicura trasmette fiducia e sicurezza.
  • Un contatto visivo diretto: Un contatto visivo diretto trasmette attenzione e interesse.
  • Una postura eretta: Una postura eretta trasmette sicurezza e competenza.

Esempi di linguaggio del corpo in azienda – negativo 

Ecco alcuni esempi di linguaggio del corpo negativo che è meglio evitare in ambito aziendale:

  • Una stretta di mano debole o molla: Una stretta di mano debole può trasmettere insicurezza o mancanza di interesse.
  • Un’espressione facciale imbronciata o seria: Un’espressione facciale imbronciata o seria può trasmettere negatività o chiusura.
  • Un contatto visivo intermittente o assente: Un contatto visivo intermittente o assente può trasmettere distrazione o mancanza di interesse.
  • Una postura curva o ingobbita: Una postura curva o ingobbita può trasmettere insicurezza o mancanza di fiducia.

Il linguaggio del corpo è uno strumento potente che può essere utilizzato per migliorare la propria comunicazione aziendale. Imparando a controllare il proprio linguaggio del corpo, è possibile trasmettere un’immagine positiva di sé, costruire relazioni e raggiungere i propri obiettivi professionali.


Linguaggio del corpo in azienda

Scarica il pdf collegato di questa guida – clicca qui –


 

2° parte – La psicologia della comunicazione non verbale” di Paul Ekman

 

Nel suo libro “The Psychology of Nonverbal Communication”, Paul Ekman, psicologo e ricercatore americano, esamina il ruolo della comunicazione non verbale nelle interazioni umane.

Ekman è noto per il suo lavoro sulle espressioni facciali universali, che sono espressioni facciali che sono riconosciute e interpretate allo stesso modo da persone di culture diverse, ed inizia il suo libro definendo la comunicazione non verbale come “qualsiasi comportamento umano che trasmette informazioni in assenza di parole”.

Egli sostiene che la comunicazione non verbale è un aspetto importante della comunicazione umana e che può essere utilizzata per trasmettere una varietà di messaggi, tra cui emozioni, stati d’animo, intenzioni e relazioni.

Ekman discute dei diversi tipi di comunicazione non verbale, tra cui:

  • Espressioni facciali: Le espressioni facciali sono il tipo più comune di comunicazione non verbale e sono utilizzate per trasmettere una vasta gamma di emozioni, tra cui felicità, tristezza, rabbia, paura e sorpresa.
  • Gesti: I gesti sono movimenti del corpo che possono essere utilizzati per trasmettere una varietà di messaggi, tra cui emozioni, stati d’animo, intenzioni e relazioni.
  • Posizione del corpo: La posizione del corpo può essere utilizzata per trasmettere una varietà di messaggi, tra cui apertura, chiusura, fiducia e insicurezza.
  • Contatto visivo: Il contatto visivo è un modo importante per comunicare attenzione, interesse e fiducia
  • Prossemica: La prossemica è lo studio dello spazio personale e del modo in cui viene utilizzato per comunicare

Ekman sostiene che le espressioni facciali sono le forme di comunicazione non verbale più universali.

Per questo motivo ha condotto in prima persona una serie di studi che hanno dimostrato che le persone di culture diverse riconoscono e interpretano allo stesso modo le espressioni facciali fondamentali, come quelle che esprimono felicità, tristezza, rabbia, paura e sorpresa.

Ekman ha anche studiato il modo in cui le persone possono controllare i loro segnali non verbali e scoperto che le persone sono in grado di controllare le loro espressioni facciali in modo più efficace rispetto agli altri tipi di comunicazione non verbale.

Tuttavia, anche le espressioni facciali possono essere suscettibili a rivelare emozioni che le persone stanno cercando di nascondere.

Il lavoro di Ekman ha avuto un impatto significativo sulla nostra comprensione della comunicazione non verbale. La sua ricerca ha dimostrato che la comunicazione non verbale è un aspetto importante della comunicazione umana e che può essere utilizzata per trasmettere una varietà di messaggi.

Esiste un file pdf liberamente scaricabile di Ekman:

Linguaggio del corpo in azienda

Emotions revealed : recognizing faces and feelings to improve communication and emotional life

– clicca qui per il file in pdf –


Qualche esempio pratico nella vita lavorativa

Il linguaggio del corpo in azienda può essere usato per tanti scopi: presentazioni, riunioni, colloqui di lavoro, networking, ecc. Vediamo i più comuni.

  1. Durante una presentazione:
    • Mantieni un’ampia postura, con i piedi piantati saldamente a terra per trasmettere sicurezza.
    • Utilizza gesti moderati per enfatizzare punti chiave.
    • Fai contatto visivo con diverse persone nell’audience per coinvolgere tutti.
  2. In una riunione di team:
    • Inclinati leggermente in avanti quando qualcuno sta parlando per mostrare interesse.
    • Utilizza il contatto visivo per indicare che stai ascoltando attivamente.
    • Usa gesti aperti per dimostrare trasparenza e collaborazione.
  3. Durante un colloquio di lavoro:
    • Mantieni un contatto visivo diretto, ma evita di fissare in modo eccessivo.
    • Siediti in modo eretto per trasmettere professionalità e fiducia.
    • Usa gesti misurati per sottolineare le tue competenze e esperienze.
  4. Nel networking:
    • Affronta le persone con un sorriso caloroso e una stretta di mano ferma, ma non troppo forte.
    • Mantieni una postura aperta per apparire accogliente.
    • Fai contatto visivo durante la conversazione per dimostrare interesse genuino.
  5. Durante una negoziazione:
    • Usa gesti deliberati per enfatizzare punti chiave senza sembrare aggressivo.
    • Mantieni una postura sicura, ma evita di sembrare troppo rigido.
    • Adatta il tuo linguaggio del corpo in base alle reazioni e alle cure della controparte.
  6. In una situazione di stress:
    • Respira profondamente per mantenere la calma e la compostezza.
    • Evita di incrociare le braccia o di assumere una postura chiusa, che potrebbe essere interpretata come segno di difesa.
    • Fai uso di gesti rilassanti per mitigare la tensione.

Ricorda che la chiave è essere consapevole del contesto e adattare il tuo linguaggio del corpo di conseguenza. Un approccio naturale e coerente contribuirà a creare un impatto positivo sulle tue interazioni aziendali.

 


 

Linguaggio del corpo in azienda
Foto di Sigmund su Unsplash

3° parte – il manuale di comunicazione non verbale di Mark Knapp

Il manuale di comunicazione non verbale è un libro di testo che fornisce una panoramica completa della ricerca sulla comunicazione non verbale. È stato pubblicato nel 2016 dall’American Psychological Association (APA) ed è stato curato da David Matsumoto, Hyisung C. Hwang e Mark G. Frank.

Il libro è diviso in tre parti:

  • Parte I: Fondamenti della comunicazione non verbale
  • Parte II: Applicazioni della comunicazione non verbale
  • Parte III: Metodi di ricerca sulla comunicazione non verbale

La prima parte del libro fornisce una definizione di comunicazione non verbale, discute i diversi tipi di comunicazione non verbale e descrive le funzioni della comunicazione non verbale.

La seconda parte del libro discute le applicazioni della comunicazione non verbale in una varietà di contesti, tra cui la psicologia, la comunicazione, l’economia, la politica e il diritto.

La terza parte del libro discute i metodi di ricerca utilizzati per studiare la comunicazione non verbale.

Il libro è un’importante risorsa per chiunque sia interessato a saperne di più sulla comunicazione non verbale. È ben scritto e facile da capire, anche per i non specialisti.

Ecco alcuni dei temi chiave trattati nel libro:

  • Definizione di comunicazione non verbale
  • Tipi di comunicazione non verbale
  • Funzioni della comunicazione non verbale
  • Espressioni facciali
  • Gesti
  • Postura
  • Contatto visivo
  • Prossemica
  • Cronemica
  • Paralinguistica
  • Applicazioni della comunicazione non verbale
  • Metodi di ricerca sulla comunicazione non verbale

Il libro è stato elogiato dalla critica per la sua chiarezza, completezza e rilevanza.

È stato definito “un’opera fondamentale per chiunque voglia comprendere la comunicazione non verbale” e “un’importante risorsa per ricercatori, studenti e professionisti”.

Le informazioni contenute nel libro “The Handbook of Nonverbal Communication” possono essere utilizzate in vari modi nella vita lavorativa in azienda.

Ecco alcuni esempi:

  • Per migliorare le proprie capacità di comunicazione: La comprensione dei diversi tipi di comunicazione non verbale può aiutare le persone a migliorare le proprie capacità di comunicazione. Ad esempio, sapere come interpretare le espressioni facciali può aiutare le persone a capire meglio le emozioni dei propri interlocutori.
  • Per costruire relazioni più forti: Il linguaggio del corpo in azienda può essere utilizzato per costruire relazioni più forti con i colleghi, i clienti e i partner commerciali. Ad esempio, il contatto visivo e il sorriso possono trasmettere fiducia e interesse.
  • Per migliorare la leadership: La comunicazione non verbale può essere utilizzata per migliorare la leadership. Ad esempio, una postura sicura e un tono di voce autorevole possono trasmettere fiducia e competenza.
  • Per negoziare più efficacemente: La comunicazione non verbale può essere utilizzata per negoziare più efficacemente. Ad esempio, una postura aperta e un linguaggio del corpo rilassato possono trasmettere fiducia e disponibilità al compromesso.

Ecco alcuni esempi specifici di come le informazioni contenute nel libro possono essere applicate in situazioni lavorative:

  • Un manager può utilizzare la sua comprensione delle espressioni facciali per capire se un dipendente è soddisfatto del proprio lavoro o se sta affrontando dei problemi.
  • Un venditore può utilizzare il contatto visivo e il sorriso per costruire un rapporto con un potenziale cliente.
  • Un avvocato può utilizzare la sua comprensione della proxemica per stabilire un rapporto di fiducia con un cliente.

In generale, le informazioni contenute nel libro “The Handbook of Nonverbal Communication” possono aiutare le persone a migliorare la propria comunicazione e le proprie relazioni lavorative.

Ecco alcuni suggerimenti specifici sul linguaggio del corpo in azienda, per utilizzare le informazioni contenute nel libro:

  • Sii consapevole dei tuoi propri segnali non verbali: Prima di poter interpretare i segnali non verbali degli altri, è importante essere consapevoli dei propri. Presta attenzione alla tua postura, al contatto visivo, al tono di voce e ai gesti.
  • Pratica l’osservazione: Presta attenzione ai segnali non verbali degli altri nelle tue interazioni quotidiane. Questo ti aiuterà a sviluppare una maggiore sensibilità alla comunicazione non verbale.
  • Chiedi feedback: Chiedi a colleghi, amici e familiari di darti feedback sui tuoi segnali non verbali. Questo può aiutarti a identificare eventuali aree che potresti voler migliorare.

Con un po’ di pratica, puoi imparare a utilizzare la comunicazione non verbale per migliorare la tua vita lavorativa.

Come regolare la nostra comunicazione?

Conoscendo il peso del non verbale all’interno della comunicazione, possiamo regolare di conseguenza la nostra comunicazione per essere più convincenti.

La consapevolezza di come i segnali non verbali influenzano la comunicazione può migliorare le relazioni personali e professionali. Pratica l’osservazione attenta, sii consapevole dei tuoi segnali e adatta il tuo linguaggio del corpo alle situazioni.

La comunicazione non verbale, quando compresa e utilizzata saggiamente, può essere un potente strumento per connettersi con gli altri in modo autentico e significativo.

Per sapere alcune regole base sul linguaggio del corpo e come iniziare una conversazione, è bene ascoltare il file audio che mettiamo qui sotto, riportante la regola “se è vero il verso, è vero anche l’inverso”.

Clicca qui sotto per ascoltare la puntata in audio tratta dal nostro podcast su telegram

EP 02 Se è vero il verso è vero anche l’inverso


Linguaggio del corpo in azienda. Qualche esempio pratico

Colloquio di Lavoro

Scenario: Sei in un colloquio di lavoro e stai cercando di valutare come sta andando l’incontro.

Segnali positivi:

  • Sorriso sincero: Il reclutatore ti accoglie con un sorriso aperto e genuino, indicando interesse e accoglienza.
  • Sguardo diretto: Mantengono un contatto visivo costante, suggerendo attenzione e fiducia.
  • Postura aperta: Hanno una postura eretta e mani aperte, trasmettendo un’immagine di fiducia e apertura.

Segnali negativi:

  • Fronzoli delle sopracciglia: Se noti un’occhiata preoccupata o sopracciglia aggrottate, potrebbe indicare qualche dubbio o preoccupazione.
  • Gestualità difensiva: Incrociare le braccia o retrocedere potrebbe suggerire una reazione difensiva o riservata.

Esempio 2: Presentazione in Pubblico

Scenario: Stai tenendo una presentazione di fronte a un pubblico.

Segnali positivi:

  • Gesti adattativi: Il pubblico inizia a muovere la testa o a seguire i tuoi gesti, indicando che si stanno impegnando e seguendo la tua presentazione.
  • Sorriso reciproco: Se noti che alcuni spettatori sorridono durante parti specifiche, potrebbe indicare interesse o apprezzamento.

Segnali negativi:

  • Sguardo distratto: Se noti che molte persone guardano altrove o controllano i loro dispositivi, potrebbe suggerire una mancanza di interesse o attenzione.
  • Gestualità disinteressata: Se la maggior parte delle persone ha le braccia incrociate o sembra distante, potrebbe indicare mancanza di coinvolgimento.

Esempio 3: Conversazione tra colleghi

Scenario: Stai avendo una conversazione con un collega su un argomento importante.

Segnali positivi:

  • Contatto visivo: Il tuo collega mantiene il contatto visivo, indicando un’attenzione genuina e un interesse nell’argomento.
  • Gesti rassicuranti: Utilizzano gesti aperti o tocchi leggeri, trasmettendo empatia e supporto.

Segnali negativi:

  • Distrazione fisica: Se il tuo collega sembra distratto, guarda altrove o gioca con oggetti, potrebbe suggerire una mancanza di coinvolgimento nell’argomento.
  • Postura chiusa: Incrociare le braccia o allontanarsi fisicamente potrebbe indicare disagio o disaccordo con l’argomento.

Questi esempi illustrano come sia possibile interpretare il linguaggio del corpo in diversi contesti, aiutandoti a comprendere meglio le dinamiche delle interazioni umane. Tuttavia, è essenziale considerare sempre il contesto complessivo e la combinazione di segnali per ottenere una valutazione accurata.

Se non dopo aver osservato il linguaggio del corpo del tuo interlocutore non sai come interpretare un determinato gesto all’interno della comunicazione, ti suggerisco di ascoltare il file audio qui sotto, che tratta proprio questo argomento. Dal nostro podcast su Telegram:

EP 03 Linguaggio del corpo: come interpretare un gesto?

 


 

Linguaggio del corpo in azienda
Foto di Lachlan Donald su Unsplash

4° parte – esempi pratici 

Il linguaggio del corpo è un elemento importante della comunicazione non verbale ed è fondamentale anche in un contesto aziendale. Ecco alcuni suggerimenti pratici su come utilizzare il linguaggio del corpo in azienda:

  1. Fai contatto visivo:
    • Mantenere un contatto visivo diretto durante una conversazione indica fiducia e interesse. Evita di guardare troppo in basso o di fissare troppo intensamente.
  2. Postura aperta:
    • Mostrati aperto e disponibile mantenendo una postura aperta. Evita di incrociare le braccia o di chiudere il corpo, poiché può essere interpretato come segno di difesa o mancanza di interesse.
  3. Mani visibili:
    • Mantieni le mani visibili e evita di nasconderle in tasca. Gestire le mani in modo naturale durante una conversazione può trasmettere sicurezza e apertura.
  4. Gestualità:
    • Utilizza gesti moderati e coerenti con il tuo discorso. Gestire le mani in modo eccessivo può distrarre, mentre mani immobili possono apparire rigide.
  5. Sorriso:
    • Un sorriso sincero può fare la differenza. Rende l’atmosfera più piacevole e mostra un atteggiamento positivo.
  6. Inclinazione del corpo:
    • Inclinare leggermente il corpo verso la persona con cui stai interagendo indica interesse e attenzione. Tuttavia, cerca di mantenere un livello di confortevolezza per entrambi.
  7. Ascolto attivo:
    • Mostra interesse durante una conversazione attraverso segnali di ascolto attivo, come l’assentire con la testa e rispondere con espressioni facciali appropriate.
  8. Spazio personale:
    • Rispetta lo spazio personale degli altri. Non avvicinarti troppo durante una conversazione per evitare di farli sentire a disagio.
  9. Consapevolezza della cultura aziendale:
    • Osserva e rispetta le norme culturali dell’azienda. Alcune organizzazioni possono avere tradizioni e aspettative specifiche riguardo al linguaggio del corpo.

Ricorda che la coerenza è fondamentale, per questo motivo, assicurati che il tuo linguaggio del corpo in azienda sia in sintonia con il messaggio che stai comunicando verbalmente, per massimizzare l’impatto della tua comunicazione non verbale.

 


 

Vieni a conoscere le nostre Guide sul linguaggio del corpo

Le nostre guide sul linguaggio del corpo ti svelano i segreti della comunicazione non verbale.

Ogni guida si concentra su un aspetto specifico del linguaggio del corpo, fornendo esempi concreti e suggerimenti pratici per applicare le conoscenze acquisite.

Gli argomenti saranno ogni volta diversi.

Tratteremo il linguaggio del corpo nella politica, nelle interviste, sull’importanza delle espressioni facciali e la postura.

Parleremo del linguaggio del corpo in azienda, come smascherare i bugiardi, e tanto altro! Insomma, delle vere e proprie guide che possono risultare utili nella vita di tutti i giorni.

Ecco in questa infografica, cosa conterranno le nostre guide.😁

Linguaggio del corpo in azienda

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Per approfondimenti

Corso Linguaggio del corpo e microespressioni facciali

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