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Segnali di menzogna: l’asimmetria

asimmetria del viso
Foto di Aiony Haust su Unsplash

Segnali di menzogna: l’asimmetria

L’asimmetria è un elemento molto importante, sappiamo che il nostro cervello è composto da due emisferi: quello destro, che controlla gran parte della muscolatura sinistra, è coinvolto nell’espressione delle emozioni, quello sinistro invece, controlla gran arte della muscolatura destra del viso, svolgendo un lavoro centrato più che altro sulla logica.

Il lavoro svolto dagli emisferi è stato campo di indagine di alcuni studi che si sono interessati a comprendere come questo lavoro cerebrale possa influire sulle emozioni, in particolar modo sulla mimica facciale.

Ricerche

Le ricerche condotte da Sackeim e collaboratori negli anni ’70, hanno dimostrato che le emozioni sono visibili molto più intensamente sulla metà sinistra del viso, rispetto alla destra.

Sackeim e collaboratori avevano diviso a metà delle foto in modo da ottenere due serie di volti: una serie di volti tutti destri, e una serie di volti sinistri; le foto sono state poi mostrate a dei soggetti che hanno espresso un giudizio di intensità emotiva maggiore nelle espressioni dei visi sinistri.

Un’ulteriore una ricerca condotta dal dr. P. Ekman ha notato che nel lavoro di Sackeim non c’era differenza riguardante il giudizio delle espressioni di gioia.

Mettendo in relazione i suoi dati con quelli delle ricerche sulle lesioni cerebrali e la mimica, il dr. Ekman ha dato una sua personale interpretazione a riguardo: la mimica volontaria e involontaria, entrano in gioco in circuiti nervosi diversi, perché a seconda della sede della lesione, può esser danneggiata l’una o l’altra.

Segnali di menzogna: l’asimmetria
Photo by Tengyart on Unsplash

 

Le espressioni del viso volontarie e non

Le espressioni volontarie e involontarie possono esser indipendenti tra loro, di conseguenza il lavoro di Ekman ha mirato a verificare che alcune possono essere asimmetriche, altre no.

La genialità del lavoro di Ekman risiede nel fatto di aver dimostrato che non è assolutamente vero che le due metà del viso esprimono in modo differente le emozioni, l’asimmetria si verifica solo se l’espressione è volontaria, cioè assunta su richiesta, non quando è spontanea.

Quando l’espressione è spontanea, come ha verificato lui stesso, l’asimmetria è veramente poca.

 

L’asimmetria è una un indizio di un’emozione non sentita

Attualmente la maggior parte dei ricercatori concorda con il dr. Ekman secondo cui quando un’espressione non è sentita, il muscolo principale che interviene nel sorriso agisce più intensamente su un lato del viso, mentre sorrisi autentici presentano un’asimmetria molto più rara.

Ad esempio, nella collera abbiamo un’asimmetria più accentuata a sinistra del viso quando fatta volontariamente.

Nel disgusto (sempre volontario) un arricciamento del naso più intenso a destra.

Per quanto riguarda la paura, abbiamo ovviamente uno stiramento delle labbra, ma se l’emozione non è sentita,  lo stiramento delle labbra (nella maggior parte delle persone) si è notato più intenso verso destra.

L’asimmetria ci dice che l’emozione probabilmente non è sentita, ma non ci dice assolutamente se questa è una prova di falso, cosi come la simmetria non è detto che sia assolutamente una prova di verità, possiamo solo dire che nella maggior parte dei casi è cosi.

Mi spiego meglio, se molte emozioni non sono simmetriche è segno che non sono sentite, cioè false, però l’asimmetria non è segno certo di falsità di un’emozione.

Alcune espressioni autentiche possono risultare asimmetriche.

Alla luce di tutto quello che fino ad oggi è stato verificato possiamo solo ritenere che nella maggior parte delle volte, nelle persone prese in esame, si è verificata questa asimmetria riguardanti le emozioni non sentite. Ma dire “nella maggior parte”, non significa che si è verificata in tutte le persone.

Ovviamente gli studi in questo campo non sono assolutistici, chi deve smascherare una bugia, non si deve basare solo su un indizio, ma averne molti.

 


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Tags
comunicazione non verbale,linguaggio del corpo,microespressioni
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